Intervista a Marco Predieri

Se il Mondiale Juoniores è arrivato a Cervia, una delle persone a cui il Circolo “Amici della Vela” deve essere più grato è certamente Marco Predieri. Il giovane dirigente milanese era infatti a capo della classe italiana 470 (“il 470 è il mio primo amore, quello che non si scorda mai”, sorride…) quando Cervia lanciò la sua candidatura, e certamente ha fatto molto per spingere la nostra località. Giusto, dunque, avergli dato un ruolo d’onore nell’inaugurazione ufficiale: anche perché oggi Predieri ha un ruolo ancor più elevato, essendo presidente di Eurosaf, l’associazione europea di tutte le Federazioni nazionali.

Marco, una impressione a caldo dopo la prima giornata di regate
Sono molto soddisfatto. Le cose sono andate bene in mare, anche grazie a condizioni meteo favorevoli, e stanno andando benissimo a terra, grazie anche alla qualità e alla competenza del Comitato di Regata. Insomma, per ora è tutto lineare e perfetto… Essendo a Cervia questo non mi stupisce: voi romagnoli siete bravissimi anche a gestire le eventuali criticità.
Cosa ti aspetti da questa competizione?
Il livello degli atleti è ottimo. Poteva forse esserci qualche equipaggio in più, ma il fatto di avere partecipanti da quattro continenti mi sembra assai significativo. Spero che vincano i migliori, che spesso sono anche i più fortunati; e spero che gli atleti italiani crescano anche grazie a questa competizione, perché il nostro obiettivo è appunto farli crescere…
Dal tuo attuale osservatorio europeo, come vedi la vela italiana?
Credo che ci stiamo comportando molto bene, cercando soprattutto di puntare sui giovani. Ecco perché dico che questa è una tappa significativa: i nostri portabandiera presenti a Cervia devono fare ancora molta strada, ma la speranza è che qualcuno di essi possa raggiungere i livelli necessari a darci, in futuro, quelle soddisfazioni anche olimpiche che ci mancano da molti anni. E se anche non saremo pronti per Rio 2016, l’obiettivo potrebbe essere Tokio 2020…
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