Daytime – Crociera Esplorativa in Croazia
Leggi l’introduzione: In Croazia con Altomare
L’equipaggio:
- Massimo Zoli
- Alessandra Strocchi
- Massimo Zoli 2
- Gastone Guerrini
- Maurizio Pavirani
- Franca Pavarin
- Fabio Casamassima
Giorno 1
Notte alla fonda nel parco naturale di Lastovo
Arriviamo a Spalato in traghetto da Ancona perfettamente puntuali alle ore 7 di sabato. Il viaggio in nave e stato piacevole, al ristorante abbiamo fatto il primo breefing sfoderando le carte e un ottimo salamino di cinghiale portato da Franca.
Dopo un veloce check in ci imbarchiamo su Blind Date, un Bavaria 45 molto confortevole e ben attrezzato e partiamo alle ore 13 rotta su Vis. Sole e buon vento da SE che ci porta a vela fino al paesino di Komiza. Scalo interessante con un paesino autentico base di partenza x visitare la grotta blu nella vicina isola di Bisevo.
Cena a bordo con un ottimo risotto preparato dal Gran Cambusiere Gastone, infine briefing sulle attività della giornata con obiettivo l’organizzazione delle crociere estive con Altomare.
Partenza presto per raggiungere Bisevo quando la luce del sole fa brillare la grotta blu filtrando attraverso il passaggio sottomarino.
Lasciata a poppa la grotta iniziamo la navigazione verso Sud spinti da un fresco vento di Maestrale che ci permette di issare il gennaker.
Il vento rinforza permettendoci di fare entusiasmanti strambate e planate sulle onde. Lasciamo Susak a sinistra e raggiungiamo Lastovo, meraviglioso parco naturale con tante insenature con acque limpide che si insinuano in una pineta selvaggia.
Dopo aver perlustrato minuziosamente Velji Lago decidiamo di dare fondo a Jurjeva Luna, un vecchio porto della marina militare perfettamente disossato. Appena terminato l’ormeggio il nocchiero Massimo a bordo della pinaccia perlustra il porto e la grotta artificiale utilizzata come rifugio dei sottomarini.
La notte ci regala una impressionante quantità di stelle.
Giorno 2
Partiti prima dell alba, alle ore 5, da Lastovo e subito issiamo il gennaker per raccogliere quel poco di vento da Nord.
Rotta 90 su Dubrovnik, attendiamo il sorgere del sole.
All’alba la brezza diminuisce e ci costringe ad accendere il motore.
Quale occasione migliore per visitare il parco naturale di Mljet.
Una tempesta di blu turchese e verde smeraldo ci investe all’ingresso della baia di Polace. La baia è ampia e ben protetta, diversi ristoranti offrono gratuitamente l’ormeggio con corpo morto ai propri ospiti. Noi abbiamo scelto di dare fondo nella parte NW della baia contornati da una rigogliosa pineta. Scesi a terra con la pinaccia facciamo l’esplorazione dell’interno a cavallo di nuovissime mountain bikes noleggiate nel paesino a buon prezzo. Abbiamo affrontato salite impegnative, ma grazie alla buona preparazione atletica dell’equipaggio, abituato ad andar per mare, siamo riusciti a completare il giro del lago interno in tre ore.
Vale veramente la pena visitare questa meraviglia per la folta pineta e l’antico monastero benedettino che sorge su un’isola al centro del lago. Risaliamo in barca alle 17 e ci godiamo il tramonto navigando lungo la costa dell isola verso SE.
Al calar del sole decidiamo di trascorrere la notte nella piccola baia di Okuklje. Individuiamo dapprima il potente faro di Sveti Andrija quindi quello di entrata nella baia posto su punta Stoba e in piena oscurità, procediamo all’ingresso guidati unicamente dal piccolo faro verde prestando la massima attenzione per la presenza di alcuni scogli affioranti.
Diamo fondo davanti al paesino in 6 metri armando un grippiale per la presenza di blocchi di cemento e catene.
Breefing del comandante di giornata: Franca spiega la rotta per Mljet
Il Gran Cambusiere all’opera con la togna per la cena
Issiamo all’alba il Gennaker, rotta su Mljet
Arrivo a Mljet ore 12
Ingresso di Luna Polace a Mljet
Inizia la missione di esplorazione di Mljet
La pinaccia è calata fuoribordo; le donne partono per l’esplorazione
L’equipaggio sbarca con la pinaccia per visitare il parco di Mljet
Stiamo entrando a Okuklje nell’isola di Mljet per passare la notte
Giorno 3
Sveglia alla alba nella incantevole baia di Okuklje è stato emozionante entrare di notte ma ancor più svegliarsi in questa piccola insenatura tonda circondata dal paesino e dalle montagne.
Sperdiamo l’ancora e ci dirigiamo sulla isola di Sipan, la più grande delle Elafiti, gruppo di isole a NW di Dubrovnik famose per le piccole baiette immerse nella pineta e poco abitate.
Presa di gavitello nella profonda baia di Sipanska Luka dove ci aspetta una golosa colazione al sole, ne approfittiamo per fare un briefing riassuntivo dei primi tre giorni di missione. Analizziamo lo stress dell equipaggio all’ingresso di un porto e cosa deve fare il comandante per gestirlo. Lasciato il gavitello rotta su Dubrovnik, sfiliamo gli antichi bastioni sul mare e osiamo entrare nel vecchio porto dove attracchiamo, tra lo stupore generale, al molo maestro.
Subito dopo aver fatto le foto di rito, i comandanti delle barche per turisti, ripresisi dallo sbigottimento iniziale, ci invitano a cogliercela rapidamente.
Diamo fondo nella rada all’ingresso del porto e anche ad una pentola di maccheroni alla amatriciana. Perlustriamo la città vecchia sbarcando con il tender. Decidiamo di procedere con una RCO (recupero capacita operativa) dell equipaggio e della barca dopo quattro intensi giorni di missione . Passiamo pertanto la notte alla ACI marina dove facciamo rifornimento di acqua gasolio viveri. Stringiamo amicizia con un marinaio croato che ci segnala un ottimo ristorante lungo il fiume. Alla fine della giornata festeggiano con scampi alla buzara e brodetto di pesce al Vibula. Di notte si alza la bora, ma è un altra storia…
Alba a Okuklje
Passaggio Harpoti sull’isola di Sipan
Inizia la perlustrazione delle isole Elafiti
Al traverso di Olipia, rotta su Sipan
Operazioni a bordo di Blind Date prima della partenza per Dubrovnik
Ripartiamo da Sipan, rotta su Dubrovnik
Ormeggio all’interno del porto vecchio di Dubrovnik
La missione arriva a Dubrovnik, cerchiamo un antico porto veneziano
Fialmente Dubrovnik, sfiliamo gli antichi bastioni
Passaggio sotto il ponte di Dubrovnik
Giorno 4
Ore 8,30 lasciamo il comodo ormeggio dell ACI e discendiamo il fiume a motore. Durante la notte la bora si incanala lungo il letto del fiordo soffiando violenta.
Fuori in mare persiste ancora un vento sostenuto che ha spazzato durante la notte la foschia del giorno prima facendo risaltare le vette ancora innevate dei balcani.
La missione continua con la perlustrazione dell arcipelago delle Elafiti, alle 10 diamo fondo nella baia di Celo sull’isola Kolocep. Colazione e briefing durante il quale abbiamo parlato degli argomenti da affrontare prima di prendere il mare con un nuovo equipaggio il primo giorno di crociera.
Oggi è il giorno della signora Bolina, il vento gira a NW e rinforza, riprendiamo a bordeggiare passando nel canale tra Lopud e Sipan.
Incomincia il percorso di rientro verso Trogir, scegliamo di navigare nel Mljetski Canal risalendo il vento che ha raggiunto 20 nodi.
Al calar del sole puggiamo per raggiungere la piccola baia Trstenik sulla penisola di Peljesac dove passeremo la notte.
La missione si concede un triondo di scampi alla busara
Perlustrazione delle isole Elafiti
Colazione a Kolocep, breefing su cosa insegnare il primo giorno all’equipaggio prima di lasciare l’ormeggio.
Continua la missione, esploriamo le isole Elafiti a W di Dubrovnik
Massimo al timone, Maurizio al carteggio
Bolina nel Mljetski Kanal
Al traverso di Trstenik
Franca al timone
Tramonto nel Mljetski Kanal
Giorno 5
Notte tranquilla a Trstenik, alle ore 4 è entrato un cargo e si è accostato in banchina, nessun problema noi siamo rimasti all’ancora al centro della baia. Alle ore 7 leviamo l’ancora e facciamo rotta su Korcula. Nella parte W del porto non si può ormeggiare neanche per poco tempo, e a noi che ci abbiamo provato, appena ormeggiati ci hanno fatto subito ripartire. L’ormeggio è consentito solo nella parte SW dove la banchina rientra, ci si ormeggia con ancora a prua e poppa in banchina. Attenzione in alcuni punti la massicciata degrada riducendo il fondale. Dopo breve visita alla città, non mancate di visitare la chiesa di S. Marco, partiamo per Hvar. Nel canale tra Korcula e Peljesac lo scirocco rinforza come ci insegna il buon Venturi, issiamo il Gennaker e viaggiamo a 7 kn al lasco. Il vento cala al traverso dell’isola di Scedro, decidiamo allora di visitare le sue baie frastagliate, le troviamo tutte veramente incantevoli. Per festeggiare il tramonto entriamo nel porto di Hvar e ci concediamo un aperitivo nella piazzetta. Per non farci sorprendere dal SE in rinforzo per la notte decidiamo di ormeggiare all’ACI marina di Palmizana. È ormai notte e ancora una volta navighiamo seguendo un piano basato sui rilevamenti dei fari.
Nodo piano nelle colonne della chiesa di Korcula
Baia Monastir a Scedro
Ormeggia a Hvar
In navigazione nel Scedrovski Kanal
Arrivo a Scedro sotto Gennaker
Ormeggio a Korcula
Chiesa di Korcula
All’ancora
Perlustrazione a Scedro
Giorno 6
Partiamo da Palmizana e navighiamo verso l’isola di Solta al lasco sospinti da un SE sostenuto. Tentiamo di issare il Gennaker ma il vento gira al traverso e così facciamo 9 nodi con randa e fiocco.
Passiamo nel canale tra Veli e Mali Drvenik, qui il vento rinforza e ci costringe a ridurre le vele. Perlustriamo la baia di Veli Drvenik nell’isola omonima, qui per l’effetto della gola tra le montagne che circondano il ridosso il SE soffia con raffiche violente. Decidiamo quindi di dar fondo nella vicina baia di Mala Luka nell’insenatura sud. Qui protetti dal vento gustiamo una squisita pasta circondati dalle ginestre in fiore. Riprendiamo il mare bolinando lungo la costa nord della vicina isola di Solta. Il vento cade e facciamo le ultime 5 mg a motore per raggiungere il porticciolo di Stomorska. Le banchine che orlano il porto sono in corso di avanzata ristrutturazione. Ormeggiamo nella banchina Est dove sono installati i corpi morti. I servizi a terra sono buoni e il costo dell’ ormeggio e’ circa la meta rispetto agli altri Marina. Ultima cena al ristorantino Turanj nella parte W del porto, pesce di buona qualità a € 25 a testa.
Brindiamo tutti insieme a missione compiuta.
SE Forza 5
Alessandra alle scotte
Maurizio al timone
Pranzo a Mala Luka
Armiamo il gennaker
Baia di Mala Luka
Approvvigionamento a Palmizana
Missione compiuta!
Giorno 7
Oggi siamo rientrati alla base.
Partiti dall’isola di Solta con cielo coperto e bonaccia dirigiamo la prua su Trogir.
Per un attimo spunta il sole, tutti in maglietta, ma all’arrivo al marina il cielo diventa livido e un forte NE subito raffredda l’aria e qui ci rendiamo conto che la settimana trascorsa era come il cuore del prosciutto.
Missione Compiuta!!!
Al bar del Marina tiriamo le somme:
- 350 miglia percorse
- 19 porti e approdi visitati
- 12 isole esplorate
- 3 citta visitate
- 8 kg di pasta consumata
- 30 bottiglie di buon vino stappate
- 22 ore di risate
- 2 cene di pesce al ristorante
- 1 equipaggio molto divertito
Provateci questa estate anche voi su Altomare!
Per info e prenotazioni info@circolonauticocervia.it
Aperitivo a Trogir
Un equipaggio molto divertito!
In vista di Trogir
Gastone al timone
Ottimo reportage , mi e’ sembrato di essere stato "un po’" in crociera. La vostra pinaccia: versione moderna di quella utilizzata da James Cook nella esplorazione delle terre australi.
ECCELLENTE GIORNALE, ESAUSTIVO E BEN SCRITTO CHE NON FA ALTRO CHE CONFERMARE L’INTENZIONE DI ESSERCI QUESTA ESTATE!
Bellissimo resoconto!!!
è stata un’esperienza fantastica , emozionante , invito tutti i soci e amici a provarla ! ISCRIVETEVI ALLE CROCIERE ESTIVE