Che bella la crociera in Croazia!

16 aprile
Notte tranquilla a Trstenik, alle ore 4 è entrato un cargo e si è accostato in banchina, nessun problema, noi siamo rimasti all’ancora al centro della baia. Alle ore 7 leviamo l’ancora e facciamo rotta su Korcula. Nella parte ovest del porto non si può ormeggiare neanche per poco tempo: a noi che ci abbiamo provato, appena ormeggiati, ci hanno fatto subito ripartire. L’ormeggio e consentito solo nella parte sudovest dove la banchina rientra, ci si ormeggiata con ancora a prua e poppa in banchina, Attenzione: in alcuni punti la massicciata degrada riducendo il fondale. Dopo breve visita alla città (non mancate di visitare la chiesa di S Marco), partiamo per Hvar. Nel canale tra Korcula e Peljesac lo scirocco rinforza: come ci insegna il buon Venturi, issiamo il Gennaker e viaggiamo a 7 km al lasco. Il vento cala al traverso dell’isola di Scedro: decidiamo allora di visitare le sue baie frastagliate, le troviamo tutte veramente incantevoli. Per festeggiare il tramonto entriamo nel porto di Hvar e ci concediamo un aperitivo nella piazzetta. Per non farci sorprendere dal SE in rinforzo per la notte decidiamo di ormeggiare all’ACI marina di Palmizana. E’ ormai notte e ancora una volta navighiamo seguendo un piano basato sui rilevamenti dei fari.

17 aprile
Partiamo da Palmizana e navighiamo verso l’isola di Solta al lasco sospinti da un SE sostenuto. Tentiamo di issare il Gennaker ma il vento gira al traverso e cosi facciamo 9 nodi con randa e fiocco.
Passiamo nel canale tra Veli e Mali Drvenik, qui il vento rinforza e ci costringe a ridurre le vele. Perlustriamo la baia di Veli Drvenik nell’isola omonima: qui per l’effetto della gola tra le montagne che circondano il ridosso il SE soffia con raffiche violente. Decidiamo quindi di dar fondo nella vicina baia di Mala Luka nell’insenatura sud. Qui, protetti dal vento, gustiamo una squisita pasta circondati dalle ginestre in fiore. Riprendiamo il mare bolinando lungo la costa nord della vicina isola di Solta. Il vento cade e facciamo le ultime 5 miglia a motore per raggiungere il porticciolo di Stomorska. Le banchine che orlano il porto sono in corso di avanzata ristrutturazione. Ormeggiamo nella banchina Est dove sono installati i corpi morti. I servizi a terra sono buoni e il costo dell’ormeggio è circa la meta rispetto agli altri Marina. Ultima cena al ristorantino Turanj nella parte ovest del porto, pesce di buona qualità a €.25 a testa. Brindiamo tutti insieme a missione compiuta.

18 aprile
Missione esplorativa, settimo e ultimo giorno. Oggi siamo rientrati alla base.
Partiti dall’isola di Solta con cielo coperto e bonaccia dirigiamo la prua su Trogir. Per un attimo spunta il sole, tutti in maglietta, ma all’arrivo al marina il cielo diventa livido e un forte NE subito raffredda l’aria: e qui ci rendiamo conto che la settimana trascorsa era come il cuore del prosciutto.
Missione Compiuta!!!
Al bar del Marina tiriamo le somme:
350 miglia percorse
19 porti e approdi visitati
12 isole esplorate
3 città visitate
8 kg di pasta consumati
30 bottiglie di buon vino stappate
22 ore di risate
2 cene di pesce al ristorante
1 equipaggio molto divertito
Provateci questa estate anche voi, su Altomare!
LEGGI IL DIARIO DELL’ESPLORAZIONE

Raggiunta Dubrovnik, si torna…

Martedì 13
Partiti prima dell’alba, alle ore 5 da Lastovo, e subito issiamo il gennaker per raccogliere quel poco di vento da Nord.
Rotta 90 su Dubrovnik, attendiamo il sorgere del sole.
All’alba la brezza diminuisce e ci costringe ad accendere il motore.
Quale occasione migliore per visitare il parco naturale di Mljet.
Una tempesta di blu turchese e verde smeraldo ci investe all’ingresso della baia di Polace. La baia è ampia e ben protetta, diversi ristoranti offrono gratuitamente l ormeggio con corpo morto ai propri ospiti, Noi abbiamo scelto di dare fondo nella parte NW della baia contornati da una rigogliosa pineta. Scesi a terra con la pinaccia facciamo l’esplorazione dell’interno a cavallo di nuovissime mountain bikes noleggiate nel paesino a buon prezzo. Abbiamo affrontato salite impegnative ma grazie alla buona preparazione atletica dell’equipaggio, comunque sempre consigliata ad andar per mare, siamo riusciti a completare il giro del lago interno in tre ore.
Vale veramente la pena visitare questa meraviglia per la folta pineta e l’antico monastero benedettino che sorge su un’isola al centro del lago. Risaliamo in barca alle 17 e ci godiamo il tramonto navigando lungo la costa dell’isola verso SE.
Al calar del sole decidiamo di trascorrere la notte nella piccola baia di Okuklje. Individuiamo dapprima il potente faro di Sveti Andrija, quindi quello di entrata nella baia posto su punta Stoba e in piena oscurità procediamo all’ingresso, guidati unicamente dal piccolo faro verde e prestando la massima attenzione per la presenza di alcuni scogli affioranti.
Diamo fondo davanti al paesino in 6 metri armando un grippiale per la presenza di blocchi di cemento e catene.

Mercoledì 14
Sveglia all’alba nella incantevole baia di Okuklje: è stato emozionante entrare di notte ma ancor più svegliarsi in questa piccola insenatura tonda circondata dal paesino e dalle montagne.
Sperdiamo l’ancora e ci dirigiamo sull’isola di Sipan, la più grande delle Elafiti , gruppo di isole a NW di Dubrovnik famose per le piccole baiette immerse nella pineta e poco abitate.
Presa di gavitello nella profonda baia di Sipanska Luka, dove ci aspetta una golosa colazione al sole: ne approfittiamo per fare un briefing riassuntivo dei primi tre giorni di missione. Analizziamo lo stress dell’equipaggio all’ingresso di un porto e cosa deve fare il comandante per gestirlo. Lasciato il gavitello, rotta su Dubrovnik, sfiliamo gli antichi bastioni sul mare e osiamo entrare nel vecchio porto dove attracchiamo, tra lo stupore generale, al molo maestro. Subito dopo aver fatto le foto di rito, i comandanti delle barche per turisti, ripresisi dallo sbigottimento iniziale, ci invitano a cogliercela rapidamente.
Diamo fondo nella rada all’ingresso del porto e anche ad una pentola di maccheroni all’amatriciana. Perlustriamo la città vecchia sbarcando con il tender. Decidiamo di procedere con una RCO (recupero capacita operativa ) dell’equipaggio e della barca dopo quattro intensi giorni di missione . Passiamo pertanto la notte all’ACI marina dove facciamo rifornimento di acqua, gasolio, viveri. Stringiamo amicizia con un marinaio croato che ci segnala un ottimo ristorante lungo il fiume. Alla fine della giornata festeggiamo con scampi alla buzara e brodetto di pesce al Vibula. Di notte si alza la bora, ma è un’altra storia…

Giovedì 15
Ore 8,30, lasciamo il comodo ormeggio dell’ACI e discendiamo il fiume a motore. Durante la notte la bora si incanala lungo il letto del fiordo soffiando violenta.
Fuori in mare persiste ancora un vento sostenuto che ha spazzato durante la notte la foschia del giorno prima, facendo risaltare le vette ancora innevate dei Balcani.
La missione continua con la perlustrazione dell’arcipelago delle Elafiti: alle 10 diamo fondo nella baia di Celo sull’isola Kolocep. Colazione e briefing, durante il quale abbiamo parlato degli argomenti da affrontare prima di prendere il mare con un nuovo equipaggio il primo giorno di crociera.
Oggi è il giorno della signora Bolina, il vento gira a NW e rinforza, riprendiamo a bordeggiare passando nel canale tra Lopud e Sipan.
Incomincia il percorso di rientro verso Trogir, scegliamo di navigare nel Mljetski Canal risalendo il vento che ha raggiunto 20 nodi.
Al calar del sole puggiamo per raggiungere la piccola baia Trstenik sulla penisola di Peljesac, dove passeremo la notte.
LEGGI IL DIARIO DELL’ESPLORAZIONE

A tu per tu con lo squalo martello

Nel pomeriggio di domenica scorsa, rientrando in porto a Cervia, a circa 6 miglia dal porto, il socio del Circolo Nautico “Amici della Vela” Alberto Fusaroli ha incontrato un bellissimo esemplare di squalo elefante, di una lunghezza stimata di circa 8 metri.
A questo link: https://youtu.be/_MybtbjSL-I è possibile vedere il suggestivo video girato in occasione dell’avvicinamento dello squalo all’imbarcazione di Fusaroli.

Crociera in Dalmazia, i primi giorni

Primo reportage dell’equipaggio del Circolo in viaggio sulla costa dalmata, per preparare le crociere della stagione estiva. “Notte alla fonda nel parco naturale di Lastovo.
Arriviamo a Spalato in traghetto da Ancona perfettamente puntuali, alle 7 di sabato. Il viaggio in nave e stato piacevole, al ristorante abbiamo fatto il primo briefing sfoderando le carte e un ottimo salamino di cinghiale portato da Franca.
Dopo un veloce check in ci imbarchiamo su Blind Date, un Bavaria 45 molto confortevole e ben attrezzato, e partiamo alle ore 13 rotta su Vis. Sole e buon vento da SE che ci portano a vela fino al paesino di Komiza. Scalo interessante con un paesino autentico, base di partenza per visitare la grotta blu nella vicina isola di Bisevo.
Cena a bordo con un ottimo risotto preparato dal Gran Cambusiere Gastone, infine briefing sulle attività della giornata con obiettivo l’organizzazione delle crociere estive con Altomare.
Partenza presto per raggiungere Bisevo, quando la luce del sole fa brillare la grotta blu, filtrando attraverso il passaggio sottomarino (nella foto).
Lasciata a poppa la grotta iniziamo la navigazione verso sud, spinti da un fresco vento di maestrale che ci permette di issare il gennaker.
Il vento rinforza permettendoci di fare entusiasmanti strambate e planate sulle onde. Lasciamo Susak a sinistra e raggiungiamo Lastovo, meraviglioso parco naturale con tante insenature con acque limpide che si insinuano in una pineta selvaggia.
Dopo aver perlustrato minuziosamente Velji Lago decidiamo di dare fondo a Jurjeva Luna, un vecchio porto della marina militare perfettamente disossato. Appena terminato l’ormeggio il nocchiero Massimo, a bordo della pinaccia, perlustra il porto e la grotta artificiale utilizzata come rifugio dei sottomarini.
La notte ci regala una impressionante quantità di stelle”.
LEGGI IL DIARIO DELL’ESPLORAZIONE

Daytime – Crociera Esplorativa in Croazia

Leggi l’introduzione: In Croazia con Altomare

L’equipaggio:

  • Massimo Zoli
  • Alessandra Strocchi
  • Massimo Zoli 2
  • Gastone Guerrini
  • Maurizio Pavirani
  • Franca Pavarin
  • Fabio Casamassima

Giorno 1

Notte alla fonda nel parco naturale di Lastovo
Arriviamo a Spalato in traghetto da Ancona perfettamente puntuali  alle ore 7 di sabato. Il viaggio in nave e stato piacevole, al ristorante abbiamo fatto il primo breefing sfoderando le carte e un ottimo salamino di cinghiale portato da Franca.
Dopo un veloce check in ci imbarchiamo su Blind Date, un Bavaria 45 molto confortevole e ben attrezzato e partiamo alle ore 13 rotta su Vis. Sole e buon vento da SE che ci porta a vela fino al paesino di Komiza. Scalo interessante con un paesino autentico base di partenza x visitare la grotta blu nella vicina isola di Bisevo.
Cena a bordo con un ottimo risotto preparato dal Gran Cambusiere Gastone, infine briefing sulle attività della giornata con obiettivo l’organizzazione delle crociere estive con Altomare.
Partenza presto per raggiungere Bisevo quando la luce del sole fa brillare la grotta blu filtrando attraverso il passaggio sottomarino.
Lasciata a poppa la grotta iniziamo la navigazione verso Sud spinti da un fresco vento di Maestrale che ci permette di issare il gennaker.
Il vento rinforza permettendoci di fare entusiasmanti strambate e planate sulle onde. Lasciamo Susak a sinistra e raggiungiamo Lastovo, meraviglioso parco naturale con tante insenature con acque limpide che si insinuano in una pineta selvaggia.
Dopo aver perlustrato minuziosamente Velji Lago decidiamo di dare fondo a Jurjeva Luna, un vecchio porto della marina militare perfettamente disossato. Appena terminato l’ormeggio il nocchiero Massimo a bordo della pinaccia perlustra il porto e la grotta artificiale utilizzata come rifugio dei sottomarini.
La notte ci regala una impressionante quantità di stelle.
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738

Giorno 2

Partiti prima dell alba, alle ore 5, da Lastovo e subito issiamo il gennaker per raccogliere quel poco di vento da Nord.
Rotta 90 su Dubrovnik, attendiamo il sorgere del sole.
All’alba la brezza diminuisce e ci costringe ad accendere il motore.
Quale occasione migliore per visitare il parco naturale di Mljet.
Una tempesta di blu turchese e verde smeraldo ci investe all’ingresso della baia di Polace. La baia è ampia e ben protetta, diversi ristoranti offrono gratuitamente l’ormeggio con corpo morto ai propri ospiti. Noi abbiamo scelto di dare fondo nella parte NW della baia contornati da una rigogliosa pineta. Scesi a terra con la pinaccia facciamo l’esplorazione dell’interno a cavallo di nuovissime mountain bikes noleggiate nel paesino a buon prezzo. Abbiamo affrontato salite impegnative, ma grazie alla buona preparazione atletica dell’equipaggio, abituato ad andar per mare, siamo riusciti a completare il giro del lago interno in tre ore.
Vale veramente la pena visitare questa meraviglia per la folta pineta e l’antico monastero benedettino che sorge su un’isola al centro del lago. Risaliamo in barca alle 17 e ci godiamo il tramonto navigando lungo la costa dell isola verso SE.
Al calar del sole decidiamo di trascorrere la notte nella piccola baia di Okuklje. Individuiamo dapprima il potente faro di Sveti Andrija quindi quello di entrata nella baia posto su punta Stoba e in piena oscurità, procediamo all’ingresso guidati unicamente dal piccolo faro verde prestando la massima attenzione per la presenza di alcuni scogli affioranti.
Diamo fondo davanti al paesino in 6 metri armando un grippiale per la presenza di blocchi di cemento e catene.
IMG_7738Breefing del comandante di giornata: Franca spiega la rotta per Mljet
IMG_7738Il Gran Cambusiere all’opera con la togna per la cena
IMG_7738Issiamo all’alba il Gennaker, rotta su Mljet
IMG_7738Arrivo a Mljet ore 12
IMG_7738Ingresso di Luna Polace a Mljet
IMG_7738Inizia la missione di esplorazione di Mljet
IMG_7738La pinaccia è calata fuoribordo; le donne partono per l’esplorazione
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738
L’equipaggio sbarca con la pinaccia per visitare il parco di Mljet
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738
IMG_7738
Stiamo entrando a Okuklje nell’isola di Mljet per passare la notte
IMG_7738

Giorno 3

Sveglia alla alba nella incantevole baia di Okuklje è stato emozionante entrare di notte ma ancor più svegliarsi in questa piccola insenatura tonda circondata dal paesino e dalle montagne.
Sperdiamo l’ancora e ci dirigiamo sulla isola di Sipan, la più grande delle Elafiti, gruppo di isole a NW di Dubrovnik famose per le piccole baiette immerse nella pineta e poco abitate.
Presa di gavitello nella profonda baia di Sipanska Luka dove ci aspetta una golosa colazione al sole, ne approfittiamo per fare un briefing riassuntivo dei primi tre giorni di missione. Analizziamo lo stress dell equipaggio all’ingresso di un porto e cosa deve fare il comandante per gestirlo. Lasciato il gavitello rotta su Dubrovnik, sfiliamo gli antichi bastioni sul mare e osiamo entrare nel vecchio porto dove attracchiamo, tra lo stupore generale, al molo maestro.
Subito dopo aver fatto le foto di rito, i comandanti delle barche per turisti, ripresisi dallo sbigottimento iniziale, ci invitano a cogliercela rapidamente.
Diamo fondo nella rada all’ingresso del porto e anche ad una pentola di maccheroni alla amatriciana. Perlustriamo la città vecchia sbarcando con il tender. Decidiamo di procedere con una RCO (recupero capacita operativa) dell equipaggio e della barca dopo quattro intensi giorni di missione . Passiamo pertanto la notte alla ACI marina dove facciamo rifornimento di acqua gasolio viveri. Stringiamo amicizia con un marinaio croato che ci segnala un ottimo ristorante lungo il fiume. Alla fine della giornata festeggiano con scampi alla buzara e brodetto di pesce al Vibula. Di notte si alza la bora, ma è un altra storia…
IMG_7738Alba a Okuklje
IMG_7738Passaggio Harpoti sull’isola di Sipan
IMG_7738Inizia la perlustrazione delle isole Elafiti
IMG_7738Al traverso di Olipia, rotta su Sipan
IMG_7738Operazioni a bordo di Blind Date prima della partenza per Dubrovnik
IMG_7738Ripartiamo da Sipan, rotta su Dubrovnik
Ormeggio all’interno del porto vecchio di Dubrovnik
IMG_7738La missione arriva a Dubrovnik, cerchiamo un antico porto veneziano
IMG_7738Fialmente Dubrovnik, sfiliamo gli antichi bastioni
IMG_7738Passaggio sotto il ponte di Dubrovnik

Giorno 4

Ore 8,30 lasciamo il comodo ormeggio dell ACI e discendiamo il fiume a motore. Durante la notte la bora si incanala lungo il letto del fiordo soffiando violenta.
Fuori in mare persiste ancora un vento sostenuto che ha spazzato durante la notte la foschia del giorno prima facendo risaltare le vette ancora innevate dei balcani.
La missione continua con la perlustrazione dell arcipelago delle Elafiti, alle 10 diamo fondo nella baia di Celo sull’isola Kolocep. Colazione e briefing durante il quale abbiamo parlato degli argomenti da affrontare prima di prendere il mare con un nuovo equipaggio il primo giorno di crociera.
Oggi è il giorno della signora Bolina, il vento gira a NW e rinforza, riprendiamo a bordeggiare passando nel canale tra Lopud e Sipan.
Incomincia il percorso di rientro verso Trogir, scegliamo di navigare nel Mljetski Canal risalendo il vento che ha raggiunto 20 nodi.
Al calar del sole puggiamo per raggiungere la piccola baia Trstenik sulla penisola di Peljesac dove passeremo la notte.
IMG_7738La missione si concede un triondo di scampi alla busara
IMG_7738Perlustrazione delle isole Elafiti
IMG_7738
IMG_7738Colazione a Kolocep, breefing su cosa insegnare il primo giorno all’equipaggio prima di lasciare l’ormeggio.
IMG_7738Continua la missione, esploriamo le isole Elafiti a W di Dubrovnik
IMG_7738Massimo al timone, Maurizio al carteggio
IMG_7738Bolina nel Mljetski Kanal
IMG_7738Al traverso di Trstenik
IMG_7738Franca al timone
IMG_7738Tramonto nel Mljetski Kanal

Giorno 5

Notte tranquilla a Trstenik, alle ore 4 è entrato un cargo e si è accostato in banchina, nessun problema noi siamo rimasti all’ancora al centro della baia. Alle ore 7 leviamo l’ancora e facciamo rotta su Korcula. Nella parte W del porto non si può ormeggiare neanche per poco tempo, e a noi che ci abbiamo provato, appena ormeggiati ci hanno fatto subito ripartire. L’ormeggio è consentito solo nella parte SW dove la banchina rientra, ci si ormeggia con ancora a prua e poppa in banchina. Attenzione in alcuni punti la massicciata degrada riducendo il fondale. Dopo breve visita alla città, non mancate di visitare la chiesa di S. Marco, partiamo per Hvar. Nel canale tra Korcula e Peljesac lo scirocco rinforza come ci insegna il buon Venturi, issiamo il Gennaker e viaggiamo a 7 kn al lasco. Il vento cala al traverso dell’isola di Scedro, decidiamo allora di visitare le sue baie frastagliate, le troviamo tutte veramente incantevoli. Per festeggiare il tramonto entriamo nel porto di Hvar e ci concediamo un aperitivo nella piazzetta. Per non farci sorprendere dal SE in rinforzo per la notte decidiamo di ormeggiare all’ACI marina di Palmizana. È ormai notte e ancora una volta navighiamo seguendo un piano basato sui rilevamenti dei fari.
IMG_7738Nodo piano nelle colonne della chiesa di Korcula
IMG_7738Baia Monastir a Scedro
IMG_7738Ormeggia a Hvar
IMG_7738In navigazione nel Scedrovski Kanal
IMG_7738Arrivo a Scedro sotto Gennaker
IMG_7738Ormeggio a Korcula
IMG_7738Chiesa di Korcula
IMG_7738All’ancora
IMG_7738
IMG_7738Perlustrazione a Scedro

Giorno 6

Partiamo da Palmizana e navighiamo verso l’isola di Solta al lasco sospinti da un SE sostenuto. Tentiamo di issare il Gennaker ma il vento gira al traverso e così facciamo 9 nodi con randa e fiocco.
Passiamo nel canale tra Veli e Mali Drvenik, qui il vento rinforza e ci costringe a ridurre le vele. Perlustriamo la baia di Veli Drvenik nell’isola omonima, qui per l’effetto della gola tra le montagne che circondano il ridosso il SE soffia con raffiche violente. Decidiamo quindi di dar fondo nella vicina baia di Mala Luka nell’insenatura sud. Qui protetti dal vento gustiamo una squisita pasta circondati dalle ginestre in fiore. Riprendiamo il mare bolinando lungo la costa nord della vicina isola di Solta. Il vento cade e facciamo le ultime 5 mg a motore per raggiungere il porticciolo di Stomorska. Le banchine che orlano il porto sono in corso di avanzata ristrutturazione. Ormeggiamo nella banchina Est dove sono installati i corpi morti. I servizi a terra sono buoni e il costo dell’ ormeggio e’ circa la meta rispetto agli altri Marina. Ultima cena al ristorantino Turanj nella parte W del porto, pesce di buona qualità a € 25 a testa.
Brindiamo tutti insieme a missione compiuta.
IMG_7738SE Forza 5
IMG_7738Alessandra alle scotte
IMG_7738Maurizio al timone
IMG_7738Pranzo a Mala Luka
IMG_7738Armiamo il gennaker
IMG_7738Baia di Mala Luka
IMG_7738Approvvigionamento a Palmizana
IMG_7738Missione compiuta!

Giorno 7

Oggi siamo rientrati alla base.
Partiti dall’isola di Solta con cielo coperto e bonaccia dirigiamo la prua su Trogir.
Per un attimo spunta il sole, tutti in maglietta, ma all’arrivo al marina il cielo diventa livido e un forte NE subito raffredda l’aria e qui ci rendiamo conto che la settimana trascorsa era come il cuore del prosciutto.


Missione Compiuta!!!

Al bar del Marina tiriamo le somme:

  • 350 miglia percorse
  • 19 porti e approdi visitati
  • 12 isole esplorate
  • 3 citta visitate
  • 8 kg di pasta consumata
  • 30 bottiglie di buon vino stappate
  • 22 ore di risate
  • 2 cene di pesce al ristorante
  • 1 equipaggio molto divertito

 

Provateci questa estate anche voi su Altomare!

Per info e prenotazioni info@circolonauticocervia.it
IMG_7738Aperitivo a Trogir
IMG_7738Un equipaggio molto divertito!
IMG_7738In vista di Trogir
IMG_7738Gastone al timone

In Croazia con Altomare

Dall’11 al 18 di aprile, quando ancora l’estate è solo un progetto, un equipaggio formato da alcuni Comandanti e Capobarca del Circolo Nautico “Amici della Vela” (con sette persone a bordo, fra cui i “past president” Massimo Zoli e Maurizio Pavirani) partirà alla volta di Spalato con l’incarico di andare in avanscoperta fra le isole e la costa croata, in navigazione da Spalato a Dubrovnik. Scopo del volenteroso equipaggio, in questa crociera esplorativa, è di raccogliere tutte le informazioni tecniche, logistiche e burocratiche che potranno essere utili durante il periodo estivo, cioè nei due mesi in cui la barca del circolo, Altomare, farà base proprio a Spalato, l’antica sede del Palazzo di Diocleziano sulla costa dalmata. Infatti, la grande novità di quest’anno è che le crociere estive (luglio e agosto) a bordo di Altomare avranno come porto di partenza ed arrivo non Cervia, ma il Marina di Spalato (Split, in croato). L’intenzione di questa crociera primaverile è perciò quella di andare a vedere di persona quali possono essere le baie più belle e quali possono offrire ridossi ed ormeggi “sicuri”, di esplorare i paesini, le grotte, gli anfratti e… i ristorantini per i quali può valere la pena navigare ancora qualche. Tutto ciò per cercare di rendere semplice e immediata l’organizzazione e piacevoli e sicure le rotte agli equipaggi che solcheranno lo stesso mare nelle settimane delle crociere estive.
In questa missione esplorativa si coglierà l’occasione di discutere a bordo quali dotazioni dovranno essere presenti su Altomare, i programmi didattici che il comandante dovrà svolgere nelle settimane estive, gli standard di sicurezza, le analisi meteo e altri supporti in ausilio all’attività dei comandanti. Per la missione è stato noleggiato un “Bavaria 45 3Head” con partenza da Trogir, cittadina costiera a nord di Spalato.
LEGGI IL DIARIO DELL’ESPLORAZIONE

 

Giondi-Gatta, brave e sfortunate a Crotone

Prova coraggiosa e positiva, sebbene sfortunata, della coppia cervese composta da Sofia Giondi e Giulia Gatta alla regata nazionale della classe 420 andata in scena a Crotone nel weekend pasquale. Su un totale di un centinaio di equipaggi partecipanti, le portacolori del Circolo “Amici della Vela” hanno infatti ottenuto un lusinghiero ventunesimo posto: ma il piazzamento è stato pesantemente condizionato dalle due prove dell’ultima giornata, che le cervesi non hanno potuto disputare perché la loro imbarcazione è stata speronata alla partenza. Nelle prove delle prime tre giornate, Sofia e Giulia si erano comportate molto bene, collezionando fra l’altro anche due quinti e un settimo posto.
Per la cronaca la regata, organizzata dal Club Velico Crotone, è stata vinta dalla coppia ellenica Brilakis-Karadimas.

Scarica l’app del Circolo per iPhone e iPad

È online l’App del Circolo Nautico Cervia per tutti i dispositivi iOS.
L’app, realizzata da Stefano La Greca con la collaborazione grafica di Sergio Vigna, permette di restare sempre aggiornato su tutte le notizie che riguardano il Circolo Nautico, la vela, le regate e gli eventi organizzati per i soci.

Numerose le sezioni, tra cui
-Soci: il benvenuto, una descrizione dell’App ed i riferimenti per contattarci
-Notizie: piccolo elenco delle novità e qualche foto
-Regate: date eventi e risultati recenti
-Attività: attività del Circolo
-Corsi: elenco dei corsi
-Tenza: descrizione della specialità

Nei prossimi mesi si arricchirà di nuove funzioni!

Chiediamo, dopo averla scaricata dal link sottostante, di lasciare una recensione positiva sull’App Store.

(AGGIORNAMENTO: disponibile anche per Android)

Download_App

Quanti cervesi fra i “velisti meritevoli”

Molti cervesi fra i “velisti meritevoli” emiliano-romagnoli premiati, domenica scorsa, per i risultati sportivi conseguiti sui campi di regata nazionali e internazionali nel corso del 2014. La tradizionale cerimonia, organizzata dall’XI° Zona FIV Emilia Romagna e ospitata dal Museo della Marineria di Cesenatico è stata aperta da Donatello Mellina, presidente dell’XI° Zona; fra le autorità e gli ospiti, il consigliere della Federazione Italiana Vela Walter Cavallucci, il sindaco di Cesenatico Roberto Buda, e un testimonial d’eccezione come lo skipper Michele Zambelli, reduce da un esordio di stagione eccellente, che ha premiato i suoi giovani colleghi di mare e vela.
Nel ricco palmarés dell’anno anno 2014, spiccano appunto diversi “Amici della Vela”. In primis il più giovane, il cadetto Tommaso Fabbri, oro tra i nati nel 2004 nell’ultima edizione partenopea del trofeo Primavela. Oltre a lui, diversi campioni zonali: nei Laser Standard Federico Bressan, nei Radial maschile e femminile Filippo Lelli Mami e Linnea Valeri, nel 4.7 Max Massini e Virginia Mazza, fra i dinghy 12”, Mauro Gamberini; infine, nei 420, Karen Simoni.

IMG_7764IMG_7731 IMG_7733 IMG_7734 IMG_7744 IMG_7747 IMG_7755

 

Frigerio vince il Campionato Invernale

Con tre vittorie nelle tre prove della giornata odierna, quella conclusiva – a cui si aggiungono una vittoria e due secondi posti nelle prove di ieri -, l’imbarcazione Kills dell’armatore Massimo Frigerio (Circolo Nautico “Amici della Vela”), guidata dal timoniere Giovanni Bonzio, ha legittimato la vittoria finale del Campionato Invernale “Memorial Pirini” organizzato dal Circolo stesso, che si è chiuso oggi sul mare di Cervia. Una vittoria mai in discussione, visto che l’imbarcazione di Frigerio ha condotto in testa fin dalla prima delle sette giornate di gara: imponendosi – oltre alla classifica finale – anche nelle classifiche delle due manche. Al secondo posto – sia nella seconda manche che nella classifica finale -l’imbarcazione Capitan Nemo, di Guido Guadagni, del Circolo Velico Ravennate; terza in entrambe le classifiche “Kaster” armata da Alfredo Liverani, del CUS Bologna. Alle spalle del terzetto di testa, altri due equipaggi del Circolo di casa, ovvero Kermesse di Marco Maccaferri e Kismet di Antonio Antonelli.

Guarda le foto e le classifiche